Home
La nostra storia
La trattoria
La cantina
La locanda
I nostri piatti
Il menu
Il territorio
Dicono di noi
Notizie
Come raggiungerci
Prenotazioni
 
 
 
 
Grande qualità con un occhio al portafogli

In una certa fascia di ristorazione si avverte spesso la tendenza di svariati locali nell’ambire ad avere una grande cantina a fronte di una cucina che non sempre regge il confronto. Per una cucina prettamente tradizionale e localizzata come la nostra, basata spesso sulla semplicità, ci sembra coerente non anteporle una fornita e variata cantina. Sin da quando abbiamo iniziato questa avventura abbiamo sempre avuto chiaro questo concetto ed in questo modo abbiamo sviluppato una nostra filosofia secondo un’equazione che mette sullo stesso piano una cucina e i vini del proprio territorio.

Storicamente la nostra terra (alta valle del Savio) non è mai stata conosciuta come vocata per la coltivazione dell’uva e le poche produzioni di vino esistenti erano quasi esclusivamente per autoconsumo. Ciò non significa che non si bevesse. Tuttaltro!

Ma spesso il vino proveniva dalla vicina Toscana (le doc del Chianti non sono lontane) sia per acquisto diretto di vino che di uve da vinificare qui.

Il Sangiovese toscano potrebbe quindi essere considerato il vino di riferimento. Noi invece abbiamo un diverso modo di valutare le cose. Abbiamo ritenuto giusto concentrarci sul sangiovese di Romagna, il più vicino a noi e per tanto tempo bistrattato, ma ora in grado di competere con le famose (anche troppo) produzioni toscane e non, grazie ad una lenta ma costante risalita di qualità che ha visto produttori romagnoli (ormai un nutrito gruppo) finalmente confrontarsi ad armi pari con le eccellenze enoiche italiane.

In questo contesto tutto romagnolo, senza fermarci alle etichette ormai conosciute, abbiamo inteso valorizzare anche le piccole produzioni (e ne esistono parecchie). Costante è la ricerca sul territorio di queste realtà (questo è il compito che sta svolgendo egregiamente Paolo, marito di Michela), sostenute da piccoli produttori che sono diventati anche amici ed ai quali riconosciamo la grande virtù della passione per tutto ciò che è prodotto di questa terra e di questa cultura. Partendo da queste semplici considerazioni abbiamo improntato la nostra carta.

Al sangiovese, proposto in versioni ed annate diverse, abbiamo affiancato anche altri vini ottenuti da uve come, ad esempio, l’albana, il pagadebit, la rebola e anche qualche autoctono meno conosciuto. In aggiunta a questo, ma in subordine (come si dice in gergo burocratico), abbiamo allargato la proposta ad altri vini nazionali che riteniamo comunque adatti per la particolare cucina di Giuliana (specialmente quella che tiene conto di erbe e fiori) e che, in linea di massima, non la prevaricano.

A completamento, in carta, compaiono delle chicche, più che altro per soddisfare le voglie di chi spesso crede che il vino buono sia quello di maggior prezzo.

Un occhio di riguardo va anche ai vini da fine pasto ed ai distillati di pregio.

Siamo consci di non avere una grande carta, ma sicuramente una carta coerente col contesto che pervade tutte le espressioni della nostra trattoria, pensata anche per non appesantire il conto dei clienti e mantenere un buon rapporto qualità-prezzo.
 
 
 
 
  Paolo, il nostro sommelier, è così innamorato del mondo del vino (e anche di Michela) che lo descrive così: "Il sole va dal bianco al rosso. E il vino pure"  
   
Locanda al Gambero Rosso - via G. Verdi, 5 - 47021 Bagno di Romagna loc. S. Piero (FC) - tel e fax +39 0543 903405
CF e P.IVA 02390270409
by luoghinoncomuni.com